Pubblicata il: 21 Novembre 2023
La Jungla dei Bonus ristrutturazione
E’ incerto il futuro del superbonus, ma intervenire sul proprio immobile beneficiando di agevolazioni fiscali è possibile. Oggi ci sono diversi incentivi che pur non essendo a costo zero, permettono di affrontare le spese di ristrutturazione e di efficientamento con un buon risparmio. Vediamo dunque come affrontare la ristrutturazione della casa con i bonus.
Superbonus 90 per cento
Per chi ha deciso di avviare i lavori dal 1° gennaio 2023 e non ha presentato la Cilas entro il 25 novembre 2022, l’aliquota del superbonus è scesa al 90 per cento. Nello specifico, l’articolo 9 del decreto Aiuti quater ha modificato l’articolo 119 del decreto Rilancio, stabilendo che per gli interventi avviati a partire dal 1° gennaio 2023 su unità immobiliari dalle persone fisiche al di fuori dell’esercizio di un’attività d’impresa, arti e professioni, il superbonus spetta nella misura del 90 per cento delle spese sostenute entro il 31 dicembre 2023.
Bonus ristrutturazione
Interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia possono beneficiare del bonus ristrutturazione 2023. Ad oggi, è possibile detrarre dall’Irpef il 50% delle spese sostenute fino al 31 dicembre 2024, con un limite massimo di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare.
Ristrutturazione con il bonus al 65%
Questo bonus è possibile per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2024 per gli interventi che rientrano nel miglioramento di “prestazione energetica”. Per i condomini, si può usufruire di detrazioni più elevate (al 70% o al 75%), da calcolare su un ammontare complessivo non superiore a 40.000 euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio.
Ristrutturazione per rischio sismico
Per gli interventi sulle parti comuni degli edifici condominiali che si trovano nelle zone sismiche 1, 2 e 3, e per ridurre rischio sismico è prevista una detrazione pari all’80%, se i lavori determinano il passaggio a una classe di rischio inferiore, o una detrazione pari all’85%, se gli interventi determinano il passaggio a due classi di rischio inferiori. Il beneficio va calcolato su un ammontare di spesa non superiore a 136mila euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio.
Eliminazione barriere architettoniche
Il bonus consiste in una detrazione fiscale del 75% per i lavori di eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici esistenti. La detrazione deve essere ripartita in cinque rate annuali di pari importo.
Bonus mobili
Se l’immobile è oggetto di ristrutturazione, è poi possibile beneficiare del bonus mobili, che è una detrazione Irpef per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici. La detrazione deve essere calcolata su un importo massimo di 8mila euro per il 2023 e di 5mila euro per il 2024, comprensivo delle eventuali spese di trasporto e montaggio, e deve essere ripartita in dieci quote annuali di pari importo.
Bonus verde
Chi vuole sistemare a verde le aree scoperte c’è il bonus verde. L’agevolazione è stata prorogata al 2024. Si tratta di una detrazione Irpef del 36% sulle spese sostenute che deve essere ripartita in dieci quote annuali di pari importo e calcolata su un importo massimo di 5mila euro per unità immobiliare.