Transizione ecologica e mondo immobiliare

Pubblicata il: 28 Settembre 2023

Transizione ecologica e mondo immobiliare

I proprietari di immobili saranno e sono investiti dai temi della transizione ecologica.

L’obiettivo è centrare gli obiettivi di riduzione delle emissioni e del 55% delle emissioni di gas serra rispetto al 1990 e neutralità climatica entro 2050. Tutto ciò comporterà uno sforzo eccezionale e dei costi enormi.

L’Europa sta costruendo un tratto significativo della sua identità attorno a questi obiettivi come si vede dalle politiche e dalle norme adottate da Commissione, Parlamento e Consiglio Europeo.

La riqualificazione del patrimonio immobiliare rientra in questo quadro. Agli immobili viene attribuito il 40% del consumo di energia da fonti fossili, il 36% di emissioni di gas serra, il 50% di emissioni di polveri sottili.

Nelle impostazioni europee il parco immobili dovrà essere ad emissioni zero entro il 2050. Quindi è previsto di aumentare il tasso di ristrutturazioni al 3% annuo. Per il recepimento della normativa occorreranno alcuni anni con modifiche della tabella di marcia oggi prevista.

Ma è anche auspicabile che chiunque possieda un immobile sarà chiamato a fare investimenti per ridurre consumi ed emissioni. Anche il mercato, già oggi, sta andando in questa direzione: si allarga la forbice fra immobili dotati di buone prestazioni energetiche e immobili energivori. Una tendenza destinata ad accentuarsi.

Asppi si batte affinché le norme che vedranno la luce in questa materia nel prossimo futuro siano improntate al realismo e tengano conto dei tempi e delle risorse necessarie. Ma occorre anche impegnarsi perché, come è scritto anche nella proposta di direttiva Europea, l’Unione e gli Stati membri destinino una quantità di risorse pubbliche corrispondente agli obiettivi che ci si prefigge, per sostenere finanziariamente i proprietari di immobili che si impegneranno nelle ristrutturazioni a cominciare dalle famiglie con i redditi medi e bassi.

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