Pubblicata il: 13 Febbraio 2024
Animali in in condominio
Non si può proibire di tenere animali in casa! I regolamenti condominiali possono contenere norme di godimento e di utilizzo delle proprietà esclusive idonee a porre limitazioni ai diritti dei relativi proprietari. Però il nuovo articolo 1138 del Cc dispone che nessun regolamento può vietare il possesso o la semplice detenzione di animali domestici in casa o comunque all’interno del condominio. Il divieto può essere contenuto solamente in un regolamento contrattuale perché questo, essendo accettato da tutti, può contenere limitazioni ai diritti d’ognuno sulle parti di proprietà comune ed esclusiva.
Il nuovo articolo 1138 del Cc tiene conto dell’evoluzione dei rapporti tra persone ed animali. Sostituito “animali da compagnia” con “animali domestici” estendendo in tal modo la definizione ad una maggiore pletora di animale.
L’assemblea condominiale può disciplinare l’uso degli spazi o dei servizi comuni da parte dei proprietari di animali e il comportamento che essi devono tenere all’interno del condominio. Ad esempio proibire l’uso dell’ascensore. E’ ovvio lasciare libero un animale o custodirlo senza le debite cautele e affidarlo ad inesperti costruisce un reato penalmente perseguibile (articolo 672 del Codice penale).
Anche limitare il numero degli animali è possibile, da parte del Condominio, ed eventualmente, in caso di ostilità, è legittimo l’intervento del giudice.
Va da sé che anche proibire l’ingresso degli animali nelle aiuole condominiali è possibile. Questo è chiaramente giustificato dai danni che gli animali possono causare al prato o alle piante messe a dimora.
E che dire dell’abbaiare continuo e insistente dei cani? L’articolo 844 del Cc consente di porre rimedio, qualora queste immissioni superano i limiti di tollerabilità. Spetta al giudice assumere i provvedimenti più opportuni, anche di ordinare l’allontanamento dell’animale e il suo affidamento a specifici centri di raccolta.
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