Pubblicata il: 12 Marzo 2023
Asppi scende in piazza in difesa della casa
Si è tenuta la prima Direzione nazionale Asppi dopo il Congresso alla quale ha partecipato la delegazione ravennate guidata dal Presidente provinciale Roberto Scaini. La direzione ha commentato le direttive del governo Meloni che pur essendo giustificato per la “giovane età”, sulla casa poteva fare di più. In particolare sulla introduzione della cedolare secca sui locali destinati al commercio che vive oggi una difficile situazione. Apprezzata l’esenzione IMU per gli immobili occupati illegalmente da chi è stato sfrattato ma non ha ancora lasciato l’alloggio.
Tra l’altro il confronto tra i consiglieri è andato anche sull’Europa che penalizza la casa. In particolare sulle ultime proposte sulla casa green che assecondano alcune proposte dei paesi del Nord Europa. Provvedimenti che richiederebbero lavori importanti e costosi.
“Demenziale ipotizzare la non vendibilità e la non affittabilità della casa se non ha determinati parametri di risparmio energetico – sostiene la Direzione Asppi – si tratta di azzerare il patrimonio di chi ha risparmiato per una vita”. Da Asppi quindi un richiamo perché l’Europa non agisca come un tiranno che impone, lontano dalle esigenze dei cittadini. A breve verranno decise iniziative, anche assieme ad altre associazioni e sindacati del settore, con presenze sul territorio e banchetti per la raccolta firme sui diversi argomenti che, in particolare, non hanno trovato spazio o quasi nella Legge di bilancio 2023:
– La cedolare secca per i negozi e gli usi commerciali anticipata dal vice ministro dell’Economia Maurizio Leo. Misura necessaria per calmierare i canoni e rilanciare il commercio di vicinato;
– Una riforma delle norme sulla locazione commerciale;
– Misure sull’allargamento della cedolare secca per le locazioni abitative a tutti i comuni italiani, oggi limitata solo ai comuni ATA (Alta Tensione Abitativa) e ai comuni “calamitati”;
– Manca il Fondo sociale per l’affitto e il fondo per la morosità incolpevole. Misure necessarie per prevenire e ridurre gli sfratti per morosità;
– Necessario un passaggio ordinato per chiudere il super bonus al 110%.
– Assenti segnali di riforma dell’IMU. Lo Stato continuerà ad incamerare l’IMU per i capannoni (0,76% sulla categoria D) e appartamenti e locali che non producono reddito.
Una vera patrimoniale camuffata che va rivista.