Cedolare secca anche per gli usi diversi

Pubblicata il: 13 Settembre 2023

Cedolare secca anche per gli usi diversi

La Legge Delega di Riforma Fiscale approvata dal Parlamento contiene un principio molto importante, per la cui affermazione ASPPI si batte da molti anni.

Riguardo i redditi dei fabbricati, il disegno di legge (art. 5, lettera C) indica infatti la possibilità di estendere il regime della cedolare secca agli immobili adibiti ad uso diverso da quello abitativo, qualora il conduttore sia un esercente, un’attività d’impresa, o di arti e professioni.

Come è noto, attualmente questo regime di tassazione, alternativo a quello ordinario, può essere scelto solo dal proprietario di immobili che affitta un’abitazione, mentre è precluso per immobili destinati ad altri usi (commerciale, professionale, ecc.)

Nel 2019 (e solo per quell’anno), con una sperimentazione, ne beneficiarono, con molte limitazioni, taluni immobili ad uso commerciale.

Riproporre questo principio è giusto! La cedolare secca sugli affitti è stata introdotta per equipararla, come tassa fissa, agli investimenti finanziari, le cui rendite da tempo sono tassate ad aliquota fissa.

Da tempo Asppi “lavora” perché la cedolare secca sia applicata anche per i non abitativi.

Però quella approvata dal Parlamento è una Legge Delega che fissa principi e criteri non norme imperative.

Questo dovrà essere fatto dal Governo con decreti mirati e, per questo, è necessaria la copertura finanziaria.

Sono numerosi i casi di criteri di delega disattesi per carenza di copertura o altri motivi.

Asppi confida che questo principio non venga disatteso!

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